Commento sulla serie pittorica Oblio Floreale:

Una personale “Oblio Floreale” ricercata ed emblematica come la tematica i “lotofagi” (mangiatori di fiori di loto) a cui si ispira l'artista Alessia Luperi. Nei racconti omerici dell'Odissea i lotofagi ingerendo i fiori di loto (fiore di origine asiatica, simbolo di purezza e armonia cosmica, le cui radici hanno origine nelle acque torbide) cadevano in uno stato di estasi, di pace dei sensi molto simile ad un appagante sonno artificiale. Un significato esoterico e profondo presente persino negli inni vedici che narrano la creazione del mondo e nelle tradizione di altri popoli antichi come gli egizi dove il faraone meditava, rapito dalla bellezza di queste “macchie candide” con cui abbelliva le piscine. Alcuni quadri ritraggono la naturalezza delle molteplici varietà di fiori e delle piante ed altri condensano pitture femminee impreziosite da arabeschi e decorazioni floreali in cui risaltano eccellenti pennellate cariche di colore, mai logoro o eccessivo, ed una tecnica maturata in un cammino artistico creativo non scontato e privo di stereotipi. Il fiore viene proposto come centro del mondo vegetale e parte integrante del contesto umano. Fiore come forma, colore, essenza, ma anche come stupefacente mezzo di trasporto, passaggio per uno stato mentale in bilico tra sogno e realtà. Fiore visionario, fiore occulto, fiore trascendente, fiore perso nell'oblio di una giovane “ninfa” dai tratti orientali, asiatici, che si abbandona nei labirinti stratificati di un riposo. Un evocazione floreale celebrativa, una proposta sensibile attraverso il “notturno” come chiave di lettura generica che racchiude il disegno intellettivo dell'artista in una dimensione figurativa onirica, virtuale e senza dubbio degna di nota.

Divina Vitale, giornalista e critica d'arte